Buduàr 48
COPERTINA DI TRAX
VENGHINO SIGNORI, VENGHINO.
Ci avviciniamo a grandi passi, magari non velocissimi, al numero 50 di Buduàr, un traguardo importante che non ci coglierà impreparati, e lo constaterete con i vostri occhi.
Così, per seguire il titolo di questo editoriale, quasi come un imbonitore da piazza, come le persone che cercavano di catturare l’attenzione del pubblico per catalizzare presenze all’interno del circo delle meraviglie appena giunto in città, vado a magnificare questo numero 48, frutto come sempre di discussioni e di scelte editoriali per poter dare una linea stabile a ciò che vogliamo mostrare. Non abbiamo donne cannone o incantatori di serpenti, neppure fachiri o domatori ma continuiamo, speriamo con coerenza, a mostrare ciò che riteniamo essere il meglio dell’umorismo su piazza e spesso fuori piazza. Non a caso abbiamo un’incursione, a partire dalla copertina, della bravissima Trax, artista francese forte e sanguigna, dal tratto poderoso e intenso per proseguire con il mitico Bruno Bozzetto che ha acconsentito a farci ripubblicare le deliziose storie di “mille piccoli cretini”, manuale di sociologia applicata attraverso un sintesi di segno di eleganza impeccabile. E ancora, direttamente da LuccAutori diretto dall’impareggiabile Demetrio Brandi, Alessia Chiappini con il suo racconto “Buca”, vincitrice del premio Buduàr nell’ambito di Racconti nella rete, splendida opportunità per scovare nuovi talenti della narrativa italiana. C’è il nostro zampino nello stanare gli scrittori che scrivono in modo umoristico di cui siamo particolarmente fieri.
Continua poi la pubblicazione dei racconti di Enzo Tortora, e ci piace ogni volta scoprire il suo disincanto lucido e per niente distaccato; seguendo anche tutto ciò che avviene intorno al nostro mondo parliamo della nuova e bella iniziativa di Thierry Vissol che ha saputo, con capacità e tenacia, mettere in piedi il centro Librexpression collegato alla prestigiosa fondazione Di Vagno, attraverso cui sono iniziate una serie di iniziative davvero importanti per dare dignità e importanza ala nostra professione, professione che definirei manifestazione di arte contemporanea allo stesso livello di ciò che si vede nelle fiere internazionali legate al mondo dell’arte. La differenza è che a noi manca un mercato alle spalle che spinga per la quotazione delle opere in modo da rende appetibili come investimenti economici, ma di certo, per ciò che concerne il contenuto e la rappresentatività della società, i vignettisti sono tra le punte di diamante di un’analisi del mondo contemporaneo. E per rafforzare il legame del mondo umoristico con quello dell’arte sui generis, proponiamo un bel pezzo di Francesco Granatiero sull’artista Enzo Falcone e uno di Fabio Norcini, critico sublime, su un talento creativo giovane quale è quello di Beppe Stasi. Questi interventi contribuiscono, ancora una volta a rafforzare il principio che ci anima, quello che vede flussi continui che scorrono creando contaminazione dei generi, allargando gli orizzonti. E per continuare a magnificare ciò che pubblichiamo (venghino signori, venghino) come non citare il grande Gavino Sanna, il più famoso pubblicitario internazionale, grande amante della caricatura, questa volta alle prese con le opere monumentali di Achille Superbi o Melanton cantore, questa volta, di Sergio Tofano, disegnatore/attore legato al Signor Bonaventura e a molto altro che ha contribuito in solido a costruire la nostra storia. Per concludere cito il graditissimo ritorno del meraviglioso Silver con delle strip esilaranti. Ecco, potrei continuare descrivendo pagina per pagina, ma se così fosse a cosa servirebbe il sommario?
[Dino Aloi]
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