Nato a Siena nel 1898, morto a Roma nel 1989. Importantissimo pittore, incisore e disegnatore, sin dai tempi de “Il Selvaggio” conduce avanti un lucido discorso, acremente polemico, che talora può essere accostato alle cose più vive e rabbiosamente scarnificanti di Grosz. Pieno di amarezza, mai banale, sempre teso sul filo di una lucida indagine che scopre l'uomo nei suoi aspetti più tragicamente comici, ha collaborato pubblicando le sue vignette su “Il Mondo” e “L’Indiscreto”. Numerosissime le mostre in Italia e all’estero. È considerato uno dei maggiori artisti del Novecento.